"Noi ci troviamo sulla superstrada che è stata, ahimè, soprannominata la superstrada della morte che è quell'anello che in qualche modo fa, ripercorre il perimetro urbano ed è il punto di divisione tra compagine russa, che si trova ovviamente fuori Kharkiv, e quella Ucraina che si trova all'interno. Qui eravamo stati ieri, ma qui siamo tornati oggi, per un motivo fondamentale che potrebbe rappresentare un altro elemento importante. Cioè sono stati utilizzati dai russi, questa notte, alcuni droni. Droni da ricognizione ma anche da bombardamento; hanno colpito alcuni punti di questa tangenziale chiamiamola così, non mirando ad obiettivi a uomini o mezzi nemici, ma alla strada cioè per distruggere la strada perché gli ucraini stanno, piano piano, avanzando su questo anello, su questo raccordo e il controllo dell'anello è funzionale poi ad una controffensiva. Quindi i russi cosa hanno fatto, hanno utilizzato i droni per distruggere questa superstrada, questa tangenziale ed impedire agli ucraini di avanzare. Tutto questo è funzionale a cosa? Al fatto che, effettivamente, Kharkiv continua ad essere un punto caldo dello scacchiere ucraino. Città a 35 km dal confine con la Russia ed è sicuramente importante per Vladimir Putin per creare quel corridoio che da qui arriva fino al Donbass e a Odessa. L'elemento L'elemento importante da dire che dopo quello che è successo ieri in Turchia, cioè l'impegno di Mosca di allentare la presa su Kiev, sulla capitale. Qui si teme che saranno concentrate parte delle truppe, che andranno via da Kiev. E quindi si teme che la battaglia sarà ancora più cruenta.", "Quindi, praticamente Francesco, tu ci hai portato nel posto in cui c'è la prova del fatto che combattimenti stanno andando avanti e soprattutto"," Sì, stanno andando avanti e stanno anche registrando un'escalation perchè l'uso dei droni, soprattutto a scopo offensivo e non solo per ricognizione è un elemento di novità almeno qui, qui a Kharkiv, che non si era mai visto prima." "E poi Francesco, correggimi se sto sbagliando, il fatto che si distrugga la strada vuol dire sostanzialmente isolare quel posto, no, e quindi anche insaccare le forze ucraine che si trovano lì","Ed è,esattamente, così perché vista l'impossibilità, ricordiamo che Kharkiv era stata occupata i primi giorni di guerra dai russi erano arrivati fino al centro, avevano occupato le scuole, noi siamo andati in una scuola l'avevamo fatto vedere, proprio qui con voi, una scuola che era stata addirittura bruciata dagli ucraini perché era stata occupata dai russi, poi i russi sono stati respinti, mi sto muovendo perché dobbiamo allontanarci da questa zona, poi i russi sono stati respinti fuori dall'anello perimetrale della città e adesso stanno attuando la stessa tattica che volevano attuare a Kiev; ovvero circondarla, assediarla, atrofizzarla in qualche modo anche, come dire, fare in modo che la gente se ne vada per poi tentare un altro affondo. Ripeto, Kharkiv non è Kiev, da Kharkiv i Russi non andranno mai via perchè è funzionale a quel progetto, di Vladimir Putin, di creare questo grande corridoio che dall'Est arriva fino a Odessa, quindi al meridione.