Una foto che lo ritrae mentre ha in braccio un'arma in mezzo ad altre persone in divisa, il volto sorridente, l'unico non oscurato in mezzo a decine di altre facce, la bandiera dell'Ucraina alle spalle, si chiama Kevin Chiappalone, su Facebook Milza Zena, 19 anni, genovese ed è il primo italiano indagato per essere andato a combattere in Ucraina con la resistenza. Chiappalone infatti è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina per combattere contro i russi. Rischia una condanna da 2 a 7 anni come previsto dalla legge 210 del 1995 che ratifica la convenzione internazionale dell'ONU contro il reclutamento, l'utilizzo, il finanziamento e l'istruzione di mercenari. Secondo quanto ricostruito il 19enne una volta stabiliti i contatti via web con i miliziani, sarebbe arrivato in Ucraina in pullman dalla Polonia dopo aver raggiunto Varsavia in aereo, militante di CasaPound con la passione per il Softair, triste, arrabbiato ma felice come si definisce su Facebook, Chiappalone aveva dichiarato al settimanale panorama di aver scelto di partire per l'Ucraina dopo aver sentito Putin che parlava di denazificare il Paese. Sui social le sue tracce si fermano al primo agosto quando pubblica uno scatto che lo ritrae in mezzo alla vegetazione fitta, in braccio ha una mitragliatrice leggera, indossa elmetto, passamontagna e occhiali scuri e mostra il dito medio al fotografo, potrebbe trovarsi nel Donbass ma di lui non si hanno più notizie da circa un mese.