Bastava poco per finire nella "stanza degli orrori", anche solo aver fotografato gli equipaggiamenti malandati dei russi e chi finiva lì dentro poteva avere anche meno di 14 anni. Era, insomma, una camera delle torture per bambini, che venivano privati di cibo e acqua sottoposti a immani abusi psicologici. Questa la denuncia del Commissario per i diritti umani ucraino Dmytro Lubinets che ha dichiaro di avere le prove di un simile orrore avvenuto a Kherson. Orrore che si aggiunge all'orrore della guerra che non dà tregua all'Ucraina. Una guerra che, ha dichiarato Mosca, non si fermerà neanche il giorno di Natale, nemmeno il primo dell'anno. Nelle ultime 24 ore anche Kiev è stata bersagliata dai missili e dai droni russi e nonostante non ci siano state vittime purtroppo molte infrastrutture civili sono andate distrutte. Almeno 13 droni però sono stati intercettati. Attacchi che sarebbe la risposta russa alle indiscrezioni di stampa secondo cui Washington avrebbe pronto un piano per inviare a Kiev i missili per la difesa aerea Patriot. L’incubo dell’inverno al gelo però è sempre più concreto. L'Unicef ha lanciato l'allarme: gli attacchi continui alle infrastrutture energetiche hanno lasciato quasi ogni bambino ucraino, circa 7 milioni, senza accesso costante all'elettricità. Senza elettricità i bambini non solo affrontano freddo estremo ma non posso neanche studiare online. Energia in primo piano anche per l’AIEA che ha annunciato invierà missione di sicurezza in tutte le centrali nucleari ucraine. Il timore è che all'inizio del nuovo anno la Russia lanci un ulteriore massiccia offensiva con l'obiettivo di riprendere i territori persi in autunno. Però Putin ha deciso di tacere. Ha disdetto tutti gli impegni in agenda dalla conferenza stampa di fine anno alla tradizionale partita di hockey. Forse un momento di difficoltà ma difficile da interpretare. In positivo c'è un altro scambio di prigionieri: 63 ucraine e un americano sono stati restituiti in cambio di un numero non precisato di russi.