L'Iran è stato espulso della Commissione ONU sulla condizione delle donne a causa delle repressioni del regime contro i manifestanti che da tre mesi protestano per la libertà e la democrazia. È una decisione che risuonerà in tutto il mondo e risponde all'appello delle voci della società civile in Iran, ha detto l'Ambasciatrice americana all'ONU Linda Thomas-Greenfield. Di parere opposto la Russia e la Cina che intervengono dichiarando che la decisione creerà un precedente molto pericoloso, non faciliterà la soluzione dei problemi ma aumenterà lo scontro. Dura la condanna dell'Ambasciatore iraniano Amir Saeed Iravani che ha parlato di ostilità e bullismo degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Intanto in Iran sono state arrestate alcune persone perché filmavano quello che sta accadendo nelle strade e nelle piazze di Teheran, sfidando la censura imposta dal regime iraniano che vieta alla popolazione di comunicare con l'esterno, a darne notizia sono stati i Guardiani della rivoluzione, che hanno annunciato di aver punito con il carcere alcuni esponenti dei media occidentali accusati di inviare video e immagini alla redazione di TV e giornali. Nel comunicato però non viene specificato se i fermati siano collaboratore del posto o reporter stranieri. È questo solo l'ultimo atto di un'escalation di violenze volute dal regime per incutere terrore e cercare di spegnere le rivolte che vanno avanti da tre mesi. Due le impiccagioni pubbliche finora eseguite e decine le condanne capitali emesse contro i giovani scesi in strada. Fra loro c'è anche il rapper Saman Seydi che con le sue canzoni e la sua voglia di vivere ha sostenuto le voci di dissenso contro il regime. Eppure una sentenza di morte è stata temporaneamente sospesa, mentre una dura condanna a 28 anni di prigione è stata inflitta ad un operatore umanitario belga. È inaccettabile quanto sta accadendo in Iran, ha ribadito il Ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Convocherò l'Ambasciatore iraniano designato non appena avrà presentato le credenziali al Capo dello Stato per manifestargli la preoccupazione e l'indignazione del Governo italiano". L'Unione Europea ha già minacciato nuove sanzioni a carico della Repubblica islamica per le gravi violazioni dei diritti umani.























