Il velo è caduto per sbaglio, anzi no, per colpa di una programmazione approssimativa delle gare sono stata chiamata ad arrampicarmi all'improvviso. Non indossare il velo durante la competizione a Seoul non è stato intenzionale. Questa la dichiarazione sul suo profilo Instagram in persiano di Elnaz Rekabi, la campionessa di arrampicata la cui sorte ha messo in allarme il mondo intero. Parole che suonano come uno escamotage dell'ultima ora del regime iraniano per evitare un altro caso diplomatico con l'occidente di un cedimento da parte dell'atleta per evitare di finire nel carcere di Evin. La scalatrice iraniana aveva partecipato alla finale dei Campionati asiatici in Corea del Sud senza indossare il velo, poi se ne erano perse le tracce. Il suo era apparso come un gesto di protesta e di sostegno verso le manifestazioni ancora in corso nel Paese. Rekabi era stata già data per arrestata e diretta in prigione, secondo il suo tweet sarebbe di ritorno in Iran con tutta la squadra. Dopo il giallo Rekabi un'altra notizia scuote il mondo, una studentessa di 16 anni sarebbe stata uccisa dai servizi di sicurezza iraniani per essersi rifiutata di cantare una canzone pro regime dopo che la sua scuola era stata perquisita la scorsa settimana. Intanto si acuisce il contrasto tra Teheran e l'Europa dopo il varo delle sanzioni contro 11 personalità iraniane e 4 entità tra cui la cosiddetta Polizia morale, responsabile delle violenze nei confronti dei manifestanti. Per loro divieto di rilascio del visto e congelamento di beni. Immediata la reazione del Governo iraniano: "L'Iran non rimarrà passivo.", ha affermato il Presidente Raisi promettendo una risposta proporzionale e reciproca. Si aggiunge inoltre un altro motivo di attrito con l'Unione Europea, la questione della presunta vendita di armi alla Russia da parte dell'Iran, soprattutto di droni. Se fosse accertata l'Europa porrà sanzioni ulteriori. Teheran smentisce il proprio coinvolgimento, mai venduto e mai venderemo armi da utilizzare nella guerra in Ucraina, questa la versione ufficiale.























