Altri tre gli ostaggi ritrovati senza vita dalle forze di difesa israeliane all'interno della Striscia di Gaza, secondo l'ADF sarebbero stati uccisi dagli uomini armati di Hamas all'alba del 7 ottobre mentre stavano fuggendo dal Nova Music Festival, poi i loro corpi sarebbero stati portati nella enclave palestinese dai miliziani come trofei. Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu che si stringe al dolore delle famiglie promette di riportare a casa vivi o morti i figli e le figlie di Israele, ovvero gli ostaggi che ancora si trovano nelle mani del Movimento Islamista Palestinese e di altre fazioni all'interno di Gaza. Un lembo di terra dove mentre l'esercito con la stella di David continua ad avanzare nella parte orientale di Rafah, altre truppe sono schierate ai margini della città con il potenziale obiettivo di portare avanti un offensiva su più vasta scala nella parte più a Sud della Striscia. Un'operazione a cui si oppone la comunità internazionale e che ha visto 13 Ministri degli Esteri coordinati dall'italiano Antonio Tajani, firmare una lettera indirizzata all'omonimo israeliano Israel Katz per ribadire la contrarietà dei Paesi occidentali all'invasione a Rafah, che, come si legge nella lettera avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile. Intanto mentre i primi aiuti arrivano a Gaza attraverso il molo galleggiante temporaneo costruito dagli Stati Uniti, lo Stato Ebraico davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia risponde alle accuse di genocidio portate avanti dal Sudafrica ritenendole infondate perché nonostante il numero delle vittime sia elevato, l'esercito sul campo dice Israele nella sua arringa sta cercando di salvaguardare la popolazione civile di Gaza .























