"Ti sei tagliato i capelli"? "Ci ho provato", fà lui un po' in imbarazzo, poi chiede: "Posso darle un bacio"? "Ma certo figlio mio". Il colloquio molto affettuoso e molto fuori protocollo non sarebbe neanche la notizia se non fosse che la controparte di Papa Francesco, in genere piuttosto informale, non fosse Javier Milei, nuovo Presidente argentino e se non fosse che c'era molta tensione nelle cancellerie che dovevano fissare questo appuntamento necessario per la canonizzazione di Mama Antula, Maria Antonia de Paz y Figueroa, prima Santa del Paese sudamericano. Un momento ovviamente molto sentito dagli argentini in stragrande maggioranza cattolici. La tensione però si è sciolta non appena i due connazionali si sono visti e così è passato in secondo piano quanto accaduto in passato quando il futuro inquilino della Casa Rosada aveva definito il Vescovo di Roma: "Un Gesuita che promuove il comunismo, un rappresentante del Male nella casa di Dio, una persona nefasta e perfino un imbecille". C'è da dire che al di là della pace scoppiata, le posizioni dei due restano molto distanti, uno, il Presidente ultraliberista, l'altro il Papa molto sensibile ai temi sociali. E però se è vero che Francesco può serenamente fare a meno del sostegno di Milei, non altrettanto si può dire del Presidente argentino ed è per questo che la sorella Karina ha svolto un ruolo cruciale per riallacciare i rapporti. Non a caso il Papa l'ha ringraziata per "Il sostegno che mi dà". Intanto fuori un piccolo gruppo di manifestanti si era radunato per protestare contro il Presidente argentino, accusato per le sue politiche economiche aggressive e per la sua scarsa sensibilità ambientale. Previsto un nuovo incontro anche per l'udienza privata del Pontefice e gli altri incontri in Segreteria di Stato, in agenda anche il faccia a faccia con i vertici italiani il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Premier Giorgia Meloni.