Un comunicato stringato. Il premio Nobel 2018 per la letteratura sarà assegnato e annunciato contemporaneamente a quello per il 2019. E una specifica: questo non influirà sugli altri premi. A Stoccolma l’Accademia svedese ha deciso. Il premio sarà assegnato il prossimo anno. Lo scandalo delle molestie sessuali che ha coinvolto il marito della giurata e membro dell’Accademia, Katarina Frostenson, pesa troppo sulla reputazione e la fiducia del pubblico. Al centro dello scandalo c’è Jean-Claude Arnault, il fotografo accusato non solo da diciotto donne di aggressioni sessuali, ma anche di avere ricevuto finanziamenti poco chiari da parte dell’Accademia per il club culturale di sua proprietà, il Forum al centro della città, chiuso ormai da mesi. Arnault ha gestito, dal 1996 fino al 2017, un progetto culturale. In quegli anni sarebbero avvenute molestie, avances spinte e palpeggiamenti che, secondo la stampa svedese, avrebbero coinvolto anche la principessa Vittoria, erede al trono di Svezia. Il fatto risalirebbe al 2006, durante un evento dell’Accademia. La famiglia reale non ha mai smentito l’episodio, ma ha pubblicato un comunicato di sostegno al movimento antiabusi “#MeToo”, la campagna lanciata negli Stati Uniti dopo il caso Weinstein lo scorso novembre. Arnault nega ogni accusa. La moglie, che lo ha sostenuto, è stata rimossa. Da qui una serie di dimissioni a catena nell’Accademia. Sei in tutto che, nonostante l’incarico a vita, possono rifiutarsi di partecipare alle attività per il Nobel. Non è la prima volta che un premio non viene assegnato. È già successo in periodi difficili per la storia europea. L’ultima volta nel 1943, durante la seconda guerra mondiale.