il Presidente della Repubblica arriva alle Nazioni Unite per testimoniare l'impegno dell'Italia nella promozione della cooperazione, del dialogo e della comprensione internazionali. In una parola: multilateralismo. Al Palazzo di Vetro di New York, Sergio Mattarella apre i lavori della Conferenza sullo stato di attuazione dell'obiettivo di sviluppo sostenibile "Pace, giustizia e istituzioni" organizzata dalla nostra Rappresentanza Permanente. "Pace e sviluppo hanno destini incrociati. Non può esservi l'uno senza l'altra. Viviamo in un'epoca con il maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, che divorano enormi risorse nella corsa agli armamenti sottraendole allo sviluppo. L'appello alla costruzione delle condizioni necessarie per la pace e per porre fine ai conflitti non potrebbe essere, quindi, più necessario ed urgente". Il Capo dello Stato denuncia quelle che chiama "visioni ottocentesche delle relazioni tra i Paesi" e sottolinea, esplicitamente, come il multilateralismo sia messo in discussione dall'aggressione russa all'Ucraina e dall'irrisolto conflitto israelo-palestinese. Preoccupazioni condivise anche con il Segretario Generale dell'ONU Guterres, che ha rinnovato un appello al governo israeliano e ad Hamas affinché facciamo un passo ulteriore verso la materializzazione di un accordo di pace, evitando una invasione di Rafah dalle conseguenze umanitarie devastanti. L'Italia, ha aggiunto Guterres, è pilastro fondamentale e partner esemplare per il suo coinvolgimento nell'ONU, dalle operazioni di peacekeeping, alla protezione climatica, fino ai diritti umani.























