Nel colloquio personale con lui io ero stupefatto della sua attenzione e del suo rispetto per l'interlocutore, anche se, come me o come altri, eravamo immensamente inferiori a lui sia come responsabilità, sia come cultura e lui ci ascoltava con un'attenzione volendo veramente capire perfettamente quello che uno aveva da dirgli e questo dimostra un rispetto veramente profondissimo per tutti. Per me è stato un grande uomo di fede. Lui ha detto chiaramente che qual'è il compito del Papa e il compito del Papa è avvicinare gli uomini a Dio e non ha un Dio generico, lontano o astratto ma il Dio di cui ci ha parlato Gesù Cristo, quindi un padre, il padre della misericordia e dell'amore. Con questo lui ha cercato di fare, la sua vita era vita non solo di un grande intellettuale di un grande teologo ma anche di un grande sacerdote perché lui ha vissuto il suo Ministero sacerdotale, come il Ministero pastorale, ha amato moltissimo anche la liturgia, la celebrazione dell'incontro con Dio da parte della comunità e lui ha cercato di offrire questo suo servizio, diciamo, di avvicinamento al mistero di Dio anche a tutta l'umanità. Quindi con la sua idea del dialogo tra la fede e la ragione.























