Papa Francesco è stabile, la Sala Stampa Vaticana non segnala novità rispetto al quadro clinico. In altre parole, lentamente il Pontefice continua a fare passi avanti nel recupero dalla polmonite bilaterale per la quale è stato ricoverato. È trascorso un mese dall'arrivo in ospedale di Papa Francesco. Il 14 febbraio il Pontefice arriva al Policlinico Gemelli di Roma con una brutta bronchite. Pochi giorni dopo fatta la TAC di verifica la diagnosi cambia in polmonite bilaterale poli microbica, il Papa si aggrava ogni giorno è un'altalena tra attesa e speranza crisi respiratorie e momenti di calma, mentre fuori cattolici da tutto il mondo si radunano per pregare, al decimo piano del Gemelli l'equipe medica che segue il Pontefice calibra la terapia farmacologica. "Non è fuori pericolo, ma non è in pericolo di vita", spiegano i medici. Il 10 marzo viene sciolta la prognosi, il quadro è complesso, le condizioni sono stabili, ma la radiografia mostra un miglioramento della polmonite. Ciò nonostante non è possibile fare previsioni su quando potrà tornare in Vaticano, a casa Santa Marta. Tra fisioterapia motoria respiratoria il Papa celebra il suo dodicesimo anniversario di pontificato nella Cappella Paolina, messa presieduta da Monsignor Parolin, alla presenza del corpo diplomatico presso la Santa Sede. Il primo pensiero del Segretario di Stato vaticano è per Bergoglio "Ci riuniamo in preghiera questa mattina per l'intenzione della salute del Santo Padre, perché possa ristabilirsi e ritornare presto tra di noi". Domenica prima del via, la 30 esima Maratona di Roma dedicherà 42 secondi di silenzio, uno per ogni chilometro per testimoniare la vicinanza al Papa da parte dei 30 mila iscritti dell'Anno del Giubileo. .