È cresciuta nella distrazione di tanti una cosa che potrebbe marcare tempi futuri. Il rapporto di stima e di stretta collaborazione che è nato tra Papa Francesco e il grande Imam di al Azhar, tra il leader della Chiesa cattolica e la personalità di riferimento di musulmani e sunniti, è un evento che potrebbe mutare il corso di tante vicende umane. Due anni fa, il 4 febbraio 2019, negli Emirati arabi i due firmano un accordo sulla fratellanza umana che ha portato a una miriade di iniziative in tutti i due mondi, quello cristiano e quello islamico. Adesso, insieme al segretario generale dell'ONU, il portoghese Antonio Guterres, il Papa e il grande imam si sono ritrovati su internet nella giornata che le nazioni unite, in forza di quell'accordo, hanno deciso di dedicare annualmente la fratellanza universale e il leader musulmano chiama amico e fratello il Papa cattolico. Francesco usa parole altrettanto calde, grazie fratello, grazie, hai avuto coraggio a superare le difficoltà che conosco e a credere in questo progetto, gli dice, questo non è il tempo dell'indifferenza, o si è fratelli o nel mondo crolla tutto. Il segretario generale dell'ONU, che per 10 anni è stato anche l'alto commissario per i rifugiati delle nazioni unite, ottiene il premio istituito negli Emirati arabi dedicato alla Fratellanza e dice la sua gratitudine per questo rapporto tra il Papa e il grande imam, le nazioni unite, assicura, saranno al servizio di questa visione.