Oramai è ufficiale: il corpo di Gloria Trevisan è stato identificato. La conferma arriva dal legale della famiglia della ragazza di Camposampiero, vittima insieme con il fidanzato Marco Gottardi del rogo della Grenfell Tower a Londra. La notizia era stata data dalla Farnesina già il 23 giugno scorso ma i familiari hanno preferito vivere in solitudine la certezza della scomparsa della figlia, aspettavano che venisse ritrovato e identificato anche il corpo di Marco. Nessun commento, dunque, nessuna dichiarazione alla stampa. Piuttosto un estremo e rispettabile silenzio, lo stesso silenzio che i familiari avevano chiesto fin dal 16 giugno, giorno in cui il Ministero degli Esteri aveva comunicato al legale della famiglia che per la speranza non c’era più tempo né spazio. I genitori dei due ragazzi avrebbero voluto farli rientrare in Italia insieme così come erano partiti. Giovani laureati in cerca di un futuro che il loro Paese non aveva saputo garantirgli. Per Marco, però, i tempi rischiano di essere più lunghi. Occorre aspettare l’esame del Dna. Lui resta uno dei dispersi di quella notte terribile, la notte del 14 giugno, quando il fuoco divampato al quarto piano di quel grattacielo di North Kensington non trova resistenza anzi si alimenta del rivestimento termico con cui era stata ricoperta la torre dopo i recenti lavori di ristrutturazione. Una scelta superficiale egoistica, folle e sciagurata.