In Polonia è stato raggiunto un nuovo accordo sui cambiamenti climatici, un accordo che fornisce un quadro normativo per le misure decise a Parigi tre anni fa, misure che però al momento potrebbero non essere più sufficienti per contenere il surriscaldamento del Pianeta. Ecco perché gli ambientalisti chiedevano un accordo più ambizioso. Qui però vorrei parlare di un aspetto finito un po’ in ombra nei giorni dei negoziati: il Talanoa dialogue. Il dialogo di Talanoa è un momento, un dibattito molto aperto in cui i Paesi fanno il punto sugli sforzi messi in campo contro il climate change. Al dibattito sono ammessi membri della società civile imprese private, enti locali. E’ un momento in cui emerge molto chiaramente il fatto che ad essere messa a rischio è l’identità culturale di ciascun Paese, Italia compresa. Pensate al tesoro degli ulivi salentini minacciati dalla xylella. Ecco, in un momento in cui la salvaguardia dell’identità italiana è al centro del dibattito politico bisognerebbe spiegare con chiarezza ai cittadini che la minaccia peggiore per questa identità è costituita proprio dai cambiamenti climatici.