Alla fine l'affondo è arrivato davvero, con una maggioranza bipartisan la camera USA ha dato il via libera al potenziale bando di TikTok. Insieme all'imponente pacchetto di aiuti per l'Ucraina infatti il Congresso americano ha approvato un disegno di legge che da nove mesi di tempo, con la possibilità di un ulteriore trimestre se la vendita è in corso, alla società cinese ByteDance per vendere il social network TikTok e il suo potente algoritmo. Non è che l'ennesimo atto di una campagna perseguita da tempo della politica americana contro la piattaforma. Nei prossimi giorni il disegno di legge dovrà passare al Senato ed essere firmato dal Presidente Biden ma non dovrebbero esserci intoppi visto che, non a caso, la proposta è collegata al tanto atteso finanziamento a Kiev. Se entro il tempo stabilito l'app cinese non verrà venduta, la legge prevede il blocco della piattaforma negli Stati Uniti. Da tempo gli USA sono allarmati dalla popolarità e dalla diffusione raggiunta da TikTok, cui sono scritti 170 milioni di americani. In particolare molti politici sostengono che il social network sia asservito alla Cina e che sia un canale per diffondere la propaganda, accuse sempre respinte da ByteDance e da Pechino. Si teme infatti che il governo Cinese possa raccogliere enormi quantità di dati sugli utenti statunitensi e che possa usare l'algoritmo di TikTok per promuovere o censurare determinati contenuti, influenzando l'opinione pubblica americana. Secondo una stima del Financial Times il valore dei TikTok, sulla carta, potrebbe essere 180 miliardi di dollari ma una vendita forzata lo abbasserebbe drasticamente. In difesa del social network si è espresso a sorpresa l'ex Presidente Trump, sebbene anni fa avesse deciso di mettere al bando ora lo difende dopo l'incontro con il miliardario conservatore Jeff Yass, finanziatore della campagna elettorale repubblicana e socio di ByteDance.