Guerra e pace alla Casa Bianca. Dal nuovo caccia F47 presentato in pompa magna, alle speranze di tregua in Ucraina, fino ai piani militari per un eventuale confronto con la Cina. Come spesso accade, l'incontro di Trump con i giornalisti è a tutto campo. Fioccano le domande su Elon Musk, in visita al Pentagono poco prima per un'ora e mezza circa. L'incontro con il segretario Hegseth era stato anticipato dai giornali. Sarà messo al corrente di piani top secret su un ipotetico conflitto con la Cina, aveva detto il New York Times. Circostanza singolare, considerando che Musk è un privato cittadino che per di più fa affari tanto con Washington quanto con Pechino. Dopo le indiscrezioni di stampa l'oggetto della visita di Musk sarebbe stato rivisto, ma Trump smentisce l'intera ricostruzione. Musk è un patriota, dice Trump, e definisce terroristi coloro che, a volte anche con atti di vandalismo, stanno manifestando in questi giorni contro di lui, prendendo di mira il marchio Tesla. Sul fronte dei dazi, Trump conferma la data del 2 aprile per le tariffe reciproche, ma apre la porta a una certa flessibilità. E per quanto riguarda il leader cinese Xi, Trump ribadisce la volontà di parlargli. Ottimismo sull'Ucraina: presto avremo una tregua completa, assicura il presidente. I negoziati sui territori contesi sarebbero già in corso. In un discorso infarcito di critiche a Biden, Trump incalza gli alleati NATO, perché trattino meglio gli Stati Uniti, senza i quali, dice, sarebbero ben più deboli. .