Le immagini aeree che arrivano dal Donbass fanno paura. Questa è Marinka un villaggio dove passa il fronte e si combatte a sud-ovest di Donetsk. Niente rimane in piedi. Come nessuna casa sembra intatta a Soledar, guardando i video diffusi dal gruppo Wagner che ormai controlla la cittadina alle porte di Bakhmut. Questo lungo camera-car racconta dell'ennesima città spettrale conquistata dai russi dopo bombardamenti a tappeto: praticamente senza abitanti dove i mercenari russi accumulano i cadaveri dei soldati caduti per spedirli alle famiglie. Scene simili le abbiamo già viste troppe volte dall'inizio della guerra e quasi sempre in Donbass, a Severodonestk, Popasna, Volnovaka, Mariupol. Intanto, i miliziani Wagner hanno iniziato ad entrare nelle centinaia di kilometri di tunnel sotterranei delle miniere di sale per ripulirle dalle possibili trappole lasciate dagli ucraini e per cercare di capire se e cosa si possa sfruttare di quelle risorse inutilizzate dallo scorso febbraio. Ogni guerra ha le sue motivazioni economiche: quella in Ucraina non fa eccezione. Il Donbass distrutto resta il boccone più ghiotto; con l'accesso al mare e le sue enormi risorse minerarie che i russi si apprestano a sfruttare come già stanno facendo a Mariupol. Il presidente Zelensky ha detto che la nuova offensiva russa che gli ucraini si aspettano a breve può arrivare da ogni lato dei mille km di trincea che percorrono tutto il Donbass, la regione di Zaporisha e quella di Kherson, dove, secondo Kiev i russi starebbe ulteriormente rafforzando le difese e accumulando uomini e mezzi.