Arrivare al confine con la Russia dopo aver liberato la regione di Kharkiv ha un valore simbolico per l'esercito ucraino. Ma a Zolochiv, come altrove, nella distruzione si annida il pericolo, tra le macerie il numero di vittime è difficilmente calcolabile. I territori sono minati, i sopravvissuti esausti. I successi della resistenza sono oscurati dagli attacchi russi, dai black out, dai ritrovamenti di stanze di tortura, dal terribile bilancio delle vittime, almeno 1.000 a Izyum il principale dei centri di riconquistati, dove l'80% degli edifici è raso al suolo. Gli invasori hanno cercato di nascondere i loro crimini, denunciano le autorità locali. Parlano i ritrovamenti, corpi mutilati riesumati nei giardini delle loro case, lo comunica la Procura Generale dell'Ucraina che investiga sui fatti. A Balakliya, in un sotterraneo, è stata individuata una stanza delle esecuzioni, secondo fonti del Parlamento ucraino. Restate nei rifugi, è la raccomandazione del governatore della regione di Kharkiv, dopo mesi di buio era tornata la luce, ma la Russia ha ripreso a bombardare dal cielo arrivando sino al Donbass. La stazione della polizia di Kharkiv è stata colpita, questa la situazione: Nei villaggi liberati un sindaco distrugge il simbolo, la bandiera russa, ma i civili neppure riescono a crederci.























