Esplosioni forti nella regione di Zaporizhia occupata dai russi sono l'eco sul campo delle dichiarazioni di Dmitry Medvedev. Il Vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo evoca la terza guerra mondiale, in riferimento alla bozza del nuovo trattato di Kiev che richiede la garanzia di un possibile "cessate il fuoco" indicando una lista di Paesi: dagli Stati Uniti a molti membri Ue, tra cui l'Italia. "Nessuno darà garanzie ai nazisti ucraini", ha dichiarato Medvedev, "Se continueranno a pompare senza freni l'utilizzo di pericolose armi, la campagna militare passerà ad un altro livello." Minacce in risposta all'avanzamento ucraino oltre che alla bozza del trattato. A rafforzare la pressione occidentale, 90 minuti di telefonata del Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Putin, incentrata sul cessate il fuoco, sul ritiro delle truppe, sul riconoscimento dell'integrità territoriale del Paese invaso. La controffensiva russa all'avanzamento delle truppe ucraine fa infuriare Vladimir Putin, davanti a bandiere strappate, calpestate, sostituite nei territori riconquistati. "Siete una manica di incapaci" sarebbero state le parole del Presidente davanti ai suoi collaboratori. Le forze ucraine sono penetrate nel Lugansk, mentre a Cherson si avvertono forti esplosioni, missili Himars ossia il lanciarazzi forniti dagli USA, sembra che gli occupanti siano stati colpiti in modo molto potente, ha annunciato il Governo locale, una strategia che ha iniziato a prendere forma sei mesi fa durante conversazioni tra Ucraina e Stati Uniti, secondo quanto riferito da fonti dell'amministrazione Usa. Il Presidente russo discuterà nei dettagli la situazione con la Cina a Samarcanda nelle prossime ore. Un incontro che svela l'impellente necessità di ottenere appoggio, mentre dal portavoce Peskov arriva la smentita di una possibile mobilitazione dei vertici politici per contrastare l'avanzata ucraina. I russi sostengono il Presidente e questo è confermato dall'umore della gente, il popolo è consolidato attorno alle decisioni del Capo dello Stato, ha detto, al popolo a cui è vietato manifestare impossibile però chiedere una conferma.