Un tragico sbaglio. Il missile che ha colpito il mercato di Kostiantynivka il 6 settembre, uccidendo almeno 17 persone e ferendone oltre 30, non sarebbe stato lanciato dei russi. A rendere una ricostruzione diversa da quanto emerso finora, è il New York Times che parla di un probabile missile antiaereo finito fuori rotta per un danno al momento del lancio, o per un malfunzionamento del sistema di guida del missile arrivato da nordovest, partito quindi dalle zone controllate da Kiev. Intanto, sul paese è stato condotto un attacco di droni da parte di Mosca che ha provocato diverse vittime a Leopoli al confine con la Polonia, dove si sono udite due esplosioni, mentre a Kherson nel sud dell'Ucraina, le forze armate russe hanno aperto il fuoco su un filobus. Attacchi con drone che vanno avanti incontrastati, fa sapere Kiev, dalla difesa aerea ucraina. Dal campo alla diplomazia, è stata confermata la presenza del presidente russo Vladimir Putin a Pechino il prossimo ottobre dove incontrerà il presidente cinese Xi Jin Ping, mentre in Europa si discute della questione grano. Una prima nave con 3mila tonnellate di cereali è salpata da un porto del Mar Nero nonostante la minaccia russa di trattare le navi civili come potenziali obiettivi militari. Partita dal porto di Chornomorsk, si sta dirigendo verso il Bosforo, ha reso noto il Ministro delle Infrastrutture ucraino. Sull'importazione del grano ucraino, resta il divieto di Polonia Slovacchia e Ungheria: una decisione che ha indotto Kiev a presentare un ricorso all'Organizzazione Mondiale del Commercio contro i 3 paesi che, in risposta alla presa di posizione ucraina, hanno deciso di boicottare la piattaforma di coordinamento della Commissione Europea sul grano ucraino a Bruxelles.