Sono giorni di audizioni pubbliche al Congresso, giorni in cui l'inchiesta sull'impeachment si delinea di fronte al popolo e soprattutto al pubblico americano. Giorni non semplici per Donald Trump, che prova a mostrarsi più cauto senza attaccare direttamente i testimoni mentre stanno parlando. Oggi il focus è sulle parole dell'ambasciatore americano presso l'Unione europea Gordon Sondland, amico e sostenitore di Trump, con un ruolo chiave nell'Ucrainagate. Sondland aveva già rivisto un paio di settimane fa la sua deposizione a porte chiuse ammettendo di aver condizionato gli aiuti finanziari e militari a Kiev ad uno sforzo dell'Ucraina contro la corruzione. In realtà la condizione sarebbe stata l'apertura di un'inchiesta ufficiale contro il figlio di Biden, ha denunciato ieri al Congresso il tenente colonnello Alexander Vindman, che, come direttore per gli affari europei del National Security Council, era nello Studio Ovale al momento della telefonata il 25 luglio fra il Presidente Trump e il il Presidente ucraino Zelensky, che Vindman ha definito come inappropriata. Non solo. Secondo il tenente colonnello sarebbe stato già lo stesso Sondland a mettere in chiaro due settimane prima della telefonata che senza un'indagine contro il figlio di Biden gli aiuti non sarebbero partiti verso Kiev. Nuove conferme, dunque, di uno schema di “do ut des”, che secondo Trump però non sarebbe mai esistito. Per il Presidente a testimoniare contro di lui sono solo i “Never Trumper”, quelli che comunque non lo supportano. Ma Vindman non si riconosce in questa descrizione. Più che un “Never Trumper” sono un “Never Partisan”, qualcuno senza alcuna affiliazione politica, ha spiegato il tenente colonnello durante l'audizione al Congresso. Intanto è di nuovo tempo di dibattito televisivo fra i Democratici. Questa sera si sfideranno sul palco ad Atlanta 10 candidati, con gli occhi e i riflettori puntati soprattutto sul giovane sindaco di South Bend, Pete Buttigieg, che secondo i sondaggi dovrebbe riuscire a battere nel primo appuntamento delle primarie, ad inizio febbraio, in Ohio, sia Joe Biden che Bernie Sanders e Elizabeth Warren, anche se non ci sarà sul palco questa sera colui che viene ormai considerato il “candidato ombra” di questa corsa democratica, l'ex Sindaco di New York Michael Bloomberg.