C'è un filo rosso che lega i guai in casa con quelli all'estero e si sta ingarbugliando. Alle elezioni di metà mandato di novembre, Biden sperava di conquistare la maggioranza del Senato e spingere così un'agenda politica in stallo. Poi, l'invasione russa dell'Ucraina ha brutalmente complicato le cose. Il costo dell'energia è schizzato all'insù, innescando una vorticosa spirale dei prezzi. L'inflazione ha tre cause, dice Biden: la Russia, la Russia e la Russia. E siccome in gioco c'è la democrazia, è il ragionamento, gli americani devono prepararsi a sostenere questi costi per tutto il tempo che ci vorrà, perché tale è l'impegno di Stati Uniti e alleati nei confronti di Kiev. Il Presidente non sa e non dice come o quando può finire la guerra, ma annuncia altri 800 milioni in armamenti, anche offensivi, specifica, perché secondo l'intelligence la strategia del Cremlino non è cambiata, anzi, vista l'impasse militare e il deterioramento dell'esercito russo, Putin potrebbe essere spinto a usare perfino la bomba atomica. Non bastasse l'incubo nucleare, tornando negli Stati Uniti, il Presidente ne ha un altro: la Corte Suprema che il suo predecessore gli ha lasciato in eredità, si è rivelata una polpetta più avvelenata del previsto. Cercando di vietare l'aborto, sta mandando in strada il popolo democratico, che ora comincia ad accusare Biden di non fare o aver fatto abbastanza per fermarla. La decisione è oltraggiosa, ha tuonato il capo della Casa Bianca, chiedendo al Congresso di mettere da parte la tradizione di cercare consensi bipartisan, per varare ad ogni costo una legge federale che tuteli l'interruzione di gravidanza. Nel frattempo, a bloccare i provvedimenti anti-abortisti, promulgati negli Stati repubblicani, stanno provando giudici locali. Con una lettura restrittiva, la Corte ha anche limitato la capacità dell'Agenzia Federale della Protezione Ambientale, di imporre un tetto alle emissioni inquinanti delle centrali energetiche, rendendo impossibile il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi ecologici dell'amministrazione. In compenso, ha concesso a Biden, di mettere fine alla controversa politica di contenimento dei migranti, varata dal predecessore Trump.