Accordo fatto, dazi scongiurati. No, non stiamo parlando della Cina, ma del Messico, Donald Trump, al rientro del suo viaggio in Europa, ha annunciato ieri in serata l'intesa raggiunta con il Paese confinante sull'immigrazione, che di fatto congela i dazi del 5% su tutto l'import messicano, che sarebbero dovuti partire da lunedì. Tariffe che erano state minacciate dal Presidente, proprio per spingere l'autorità messicane ad inasprire i controlli sicurezza al confine, dopo che solo nel mese di maggio, gli americani avevano fermato 132000 persone che avevano hanno attraversato la frontiera illegalmente. Una nuova guerra commerciale scongiurata dunque, ma a quale costo? Uno dei punti principali dell'accordo è che gli Stati Uniti potranno rimandare in Messico richiedenti asilo, mentre aspettano il risultato della loro domanda. Inoltre, le autorità messicane invieranno la Guardia Nazionale al loro confine meridionale per provare a fermare il flusso di migranti dal Centro America, diventato inarrestabile negli ultimi mesi a causa delle drammatiche condizioni in Paesi come l' Honduras, El Salvador e Guatemala, dove corruzione e criminalità organizzata, stanno spingendo centinaia di migliaia di persone alla fuga. Per far desistere chi, comunque, riesce ad arrivare fino alla frontiera con gli Usa, saranno offerte opportunità di lavoro a chi sceglierà di fermarsi e chiedere asilo in Messico. Passi senza precedenti, li hanno definiti le autorità messicane che hanno convinto Washington a desistere dalle rappresaglie commerciali, almeno per ora.