Anche così si prova a sopravvivere alla pandemia nei condomini, alla periferia di Rio de Janeiro, guardando un film affacciati alla finestra. L'Amministrazione della città prova ad alleggerire la vita dei cittadini, costretti all'isolamento domiciliare. E' il Brasile il Paese dell'America latina più colpito dalla pandemia. Secondo il Ministero della Salute, solo nelle ultime 24 ore si contano oltre 880 morti e più di 9 mila contagi, portando a quasi 190 mila i casi totali e a oltre 13 mila il numero delle vittime. Per questo, mentre in molte zone del mondo si iniziano lentamente ad allentare le restrizioni, qui le misure per la lotta al Covid vengono rafforzate. Anche l'accesso ad alcune strade, come quelle che ospitano le scuole di samba, viene bloccato per contenere gli spostamenti cittadini. Ma in tutta l'America latina è boom di contagi. La diffusione del Coronavirus non si arresta. In un solo giorno le autorità sanitarie locali hanno registrato in quest'area oltre 20 mila casi positivi in più, portando complessivamente a oltre 400 mila il numero delle persone infettate dal virus e quello dei morti a più di 24 mila. Picco raggiunto in Perù, il secondo Paese più martoriato, che nonostante una popolazione non superiore ai 32 milioni di persone, conta più di 76 mila contagi e oltre 2 mila vittime. Anche in Messico dilagano morti e nuovi contagi. Qui continuano le proteste di medici e infermieri che denunciano scarse misure di protezione per far fronte alla battaglia contro il virus negli ospedali. Drammatica la situazione in Ecuador, dove con una popolazione giovanissima si contano quasi 2 mila 400 morti e 31 mila casi accertati. Numeri simili in Cile, seguito da Colombia e Repubblica Dominicana. Molto colpiti anche Panama e Argentina, dove in queste ore, con le proteste di strada, si chiedono cibo e aiuti economici al Governo.