"Oggi, in questa imprevedibile e drammatica stagione, che stiamo attraversando in Europa i valori della Resistenza all'aggressione, all'odio, alle stragi, alla barbarie contro i civili supera i suoi stessi limiti temporali e geografici. Nelle prime ore del mattino, dello scorso 24 febbraio, siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze Armate della Federazione Russa avevano invaso l'Ucraina entrando nel suo territorio da molti punti diversi; in direzione di Kiev, di Kharkiv, di Donetsk, di Mariupol, di Odessa. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione; a questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini, svegliati dalle bombe e del rumore dei carri armati e pensando a loro mi sono venute in mente. come la Senatrice Liliana Segre, le parole "Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasore." Sappiamo tutti dove sono tratte queste parole; sono le prime di "Bella ciao." Questo tornare indietro nella storia rappresenta un pericolo, non soltanto per l'Ucraina ma per tutti gli europei, per l'intera Comunità internazionale. Come tre giorni fa ho sottolineato, davanti alle Associazioni Partigiane, Combattentistiche e d'Arma, avvertiamo l'esigenza di fermare subito con determinazione questa deriva di guerra, prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa drammaticamente estendersi; questo è il percorso per la pace per ripristinarla, perché possa tornare essere il cardine della vita d'Europa; per questo diciamo convintamente Viva la libertà ovunque, particolarmente dove viene minacciata o conculcata, viva la Resistenza, viva il 25 aprile viva la Repubblica.".