Quello che doveva essere fatto, è stato fatto. Nessuna celebrazione ma il saluto con i giornalisti di Palazzo Chigi, per Draghi diventa l'occasione per augurare agli italiani buone vacanze. E per fissare alcuni paletti. Partendo dalla pandemia e da una campagna vaccinale che vede l'Italia tra i paesi che vanno più forte in Europa. Così, nel giorno in cui entra in vigore il Green pass e quello successivo, il CDM che ne ha esteso l'uso a scuola e trasporti, il Premier ripete che tutto questo non serve per limitare ma al contrario, per dare a tutti più libertà. Oggi come domani. "Le cose per l'economia italiana vanno bene e si spera vadano ancora meglio. Perché continuino ad andare meglio però, è questo messaggio che voglio lanciare chiaramente e lo dico un pò a tutti noi e a tutti gli italiani, vaccinatevi e rispettate le regole". Un appello perché dobbiamo essere sicuri di aver fatto tutto il possibile per fermare la pandemia, sperando che basti. Ringrazia i ministri e i partiti. Sembra strano, scherza il Premier, ma lavorano anche loro per i risultati e il bene degli italiani. Non ci sono contrapposizioni di fini. Ha già chiaro l'agenda del rientro. Fisco, concorrenza ma anche e soprattutto lavoro e tutela dei lavoratori. Senza scartare nessuno strumento, incluso il reddito di cittadinanza. "È troppo presto per dire se verrà ridisegnato, se verrà riformato, come cambierà la platea dei beneficiari. Quello che però vorrei dire è che il concetto alla base del reddito di cittadinanza, io lo condivido in pieno". E a chi gli chiede del futuro, della corsa al Quirinale, di amministrative che incombono, risponde semplicemente che lui è qui per lavorare. Tutto il resto non dipende da lui. "Si lavora tutti insieme, prima di tutto. Perché il Governo essenzialmente vive perché c'è il Parlamento che lo fa vivere e perché c'è il Parlamento che legifera. Quindi non c'è contrapposizione. Lavorano tutti. Guardi, l'orizzonte è nelle mani del Parlamento. Quindi non ho anche su questo, non è che posso esprimere visioni, vedute, niente. Sono qui. Sono stato chiamato per far questo. Cerco di farlo al meglio e poi vedremo".
