Fioriscono in questi giorni le iniziative per rilanciare i movimenti di Centro, da Destra e da Sinistra. Il Governatore della Liguria, Toti, lancia a Roma la sua proposta federativa: l'Italia al Centro e in tanti accettano l'invito per confrontarsi, c'è pure Mastella. Nel frattempo Berlusconi chiarisce che il vero Centro è Forza Italia, non si facessero idee strane e sottolinea: "Come sarebbe l'Italia se lei tornasse al Governo? Che Paese vorrebbe? È questa, lo sapete la vera domanda. La domanda giusta. Perché è proprio quello che rende Forza Italia qualcosa di unico e non sostituibile nel panorama politico italiano." Toti gli replica così: "Oggi c'è chi dice: il Centro è nostro. E io dico che il Centro è di tutti e di tutte le persone che hanno voglia di dare un contributo per cambiare davvero la politica italiana. Altrimenti rischia di essere un centrino. Italia al Centro vuole essere questo, mettere davvero i problemi dell'Italia al centro e mettere al centro tutti quegli amministratori che nelle piccole e nelle grandi città, con straordinari esempi di efficienza, questo Paese lo mandano avanti davvero." A Roma anche +Europa, di Emma Bonino, si riunisce e dice: bene la costruzione di un grande Centro, ma non a tutti i costi. Da Azione, Calenda, invitata Toti alla sua convention di settembre, ma ribadisce: le accozzaglie non funzionano. Facile si riferisca a rapporti con neo-movimenti, come quello di Di Maio, altro gruppo che si colloca al Centro. Tutta questa effervescenza nell'aria moderata, dovrà poi fare i conti con percentuali e alleanza, e la legge elettorale che alcuni vorrebbero cambiare, ma il percorso appare difficile, visti i tempi stretti di qui al prossimo voto per le politiche.























