Il timbro sul superamento del grillismo del padre fondatore lo hanno messo gli attivisti, che hanno benedetto online la svolta impressa da Giuseppe Conte al Movimento, fatto a sua immagine e somiglianza. Beppe Grillo, che aleggiava sulla platea, ha affidato ad un suo stato su WhatsApp, una frase un po' criptica: "da francescani e Gesuiti". Ma il suo ruolo storico di garante viene eliminato dal voto con il 63%. Cambierà anche una regola aurea del Movimento, il 72% degli iscritti ha chiesto di modificare il limite dei due mandati elevandolo a tre. La collocazione in cui il 36% degli attivisti hanno deciso di impegnare il Movimento è quella di una formazione politica progressista indipendente e le alleanze sono necessarie per l'82% dei votanti. A suggellare i dati sui quesiti che sanciscono le scelte strategiche è il leader che torna sul palco per assistere a caldo alla nascita del nuovo corso. Esorta la platea di esibire l'orgoglio a Cinque Stelle a petto in fuori per aver sostenuto battaglie per il reddito di cittadinanza, per la spazza corrotti e per la lotta al precariato. Sull'abolizione del garante confida la sua amarezza, anche se per il leader non è mai stata una questione personale. "Non mi sarei mai aspettato, ve lo dico col cuore sinceramente, di avere il nostro garante che si mettesse in di traverso, entrasse a gamba tesa". L'archiviazione del limite dei due mandati. Conte la interpretata così: "Sul limite dei mandati l'indicazione che ci date è chiara, è un'indicazione che terremo presente per ritornare a formulare una proposta che voi voterete, una proposta cum grano salis, perché leggo a caldo questo segnale chiaro che ci date, volete valorizzare le esperienze e le competenze". Sulle alleanze il presidente del Movimento Cinque Stelle fa il verso alla segretaria del PD Elly Schlein che si definisce testardamente unitaria. Siamo testardamente orientati a cambiare la società, siamo disponibili, afferma, a sporcarci le mani e a confrontarci, ma ci sarà intransigenza sulla legalità e sull'etica pubblica.