Carfagna a Sky TG24: oltre 6 mld per le infrastrutture

"Ministro, più di 6 miliardi per strade, ferrovie ma non solo. Un'azione appena avviata dal Governo, ci dice qualcosa di più?" "Sì, ieri abbiamo approvato un importante piano di investimenti pubblici. Si tratta di 6 miliardi e 300 milioni di euro, di cui l'80% destinato alle Regioni del Mezzogiorno che serviranno per finanziare strade, ferrovie, reti idriche. Si tratta di progetti immediatamente cantierabili, che quindi ci consentiranno di aprire da subito centinaia di cantieri in tutta Italia e che quindi daranno un impulso alla crescita, allo sviluppo e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di opere che i territori aspettano da tantissimo tempo. Penso, per esempio, alla Statale Jonica. Ma penso anche alla linea ferroviaria Palermo-Messina-Catania. Ma penso anche alla Rimini-Ravenna oppure alla Codogno-Mantova. Finalmente ci sono le risorse e siamo pronti per partire aprendo i cantieri". "Questi soldi sono fuori dal PNRR che pure punta molto sul Mezzogiorno, 40% almeno di risorse. Qualcuno al Nord ha storto la bocca. Ma c'è il rischio che non si arrivi a ottenere questo 40%, ad attuarlo?" "Guardi, intanto mi lasci dire che la polemica con i Governatori e con i Sindaci del Nord è molto costruita. Lavoriamo molto bene con loro e vedo che in tutti cresce la consapevolezza che un Sud meno assistito, più competitivo, più produttivo è un vantaggio per tutti, anche per il Nord. Questa volta ci sono le risorse. È vero, sono tante ma servono anche per ridurre divari che si sono accumulati nel corso degli anni, ma ci sono anche gli strumenti che serviranno a irrobustire la capacità progettuale e attuativa delle Pubbliche Amministrazioni, in particolare di quelle più fragili, di quelle del Mezzogiorno". "In cima all'agenda del Governo in questi giorni c'è il caro energia e una ridefinizione dei bonus edilizi. Cosa dobbiamo aspettarci?" "Guardi, il Governo da questo punto di vista ha già fatto molto, stanziando circa 8 miliardi di euro ma sappiamo naturalmente che non basta. Questa non è una crisi passeggera. Quindi, siamo al lavoro in queste ore per approvare un nuovo provvedimento, nel Consiglio dei Ministri di venerdì, per calmierare il costo delle bollette del gas e dell'energia elettrica. Dobbiamo lavorare per ridurre la nostra dipendenza dall'estero e dobbiamo lavorare anche per rendere più facile, più conveniente ogni investimento che comporti un aumento della produzione nazionale di energia, sia da fonti rinnovabili sia estrazione di gas. Da questo punto di vista io stessa ho portato al tavolo una proposta che mira ad introdurre un credito d'imposta per quelle aziende che faranno investimenti per autoprodurre energia". "Sui bonus edilizi, invece, che tipo di intervento ci sarà?" "Sui bonus edilizi ci sarà un intervento per fermare i disonesti e per tutelare invece quei cittadini onesti che stanno utilizzando in maniera corretta gli incentivi. Noi non vogliamo fermare i cantieri, vogliamo fermare i truffatori". "Nel centrodestra in queste settimane c'è una grande confusione. Qualcuno dice che forse non esiste nemmeno più come coalizione. Come si riparte? Come se ne esce? Con quali proposte?" "Guardi, è vero, questo è un momento sicuramente di crisi per il centrodestra, però può essere anche un momento di grandi opportunità. Posto che con la legge elettorale vigente io non vedo alternativa all'alternanza e quindi al confronto tra centrodestra e centrosinistra. Penso anche che sono stati fatti dei passi in avanti che non possono essere sottovalutati, mi riferisco alla decisione della Lega, di Fratelli d'Italia di votare come Presidente del Parlamento Europeo la Popolare Roberta Metsola, diciamo che non era scontato. Oggi nessuno mette in dubbio l'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea e la necessità, anche, di una maggiore integrazione europea. Quindi, ripartire da quegli elementi di condivisione credo che sia utile, sia necessario e sia anche auspicabile".