Da un lato la crisi energetica, dell'altro il caro carburante, inspiegabile per il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani, che punta l'indice sulle speculazioni dei mercati, in mezzo le criticità sui prezzi dell'agro-alimentare laddove però immotivate vengono definite le lunghe code ai supermercati dal Ministro delle Politiche Agricole Patuanelli. Ministro, che insieme al collega allo Sviluppo Economico Giorgetti, apre alla possibilità di uno scostamento di bilancio, che però, fino ad ora, è stato nettamente frenato dal Premier: non è il momento di fare altro debito, il concetto più volte ribadito da Mario Draghi. Di certo a fronte del pressing dei partiti, per reperire in deficit le risorse necessarie al piano energetico, il Governo, consapevole della delicatezza del momento, ma al tempo stesso della debolezza strutturale della nostra economia: scarse materie prime, ma anche un debito altissimo, è al lavoro da giorni sulle nuove misure a sostegno di famiglie e imprese. Calmierare i prezzi del gas e incrementarne lo stoccaggio nel breve periodo, di concerto con Bruxelles e poi, guardando oltre, diversificare il più possibile le fonti e l'approvvigionamento. Un pacchetto di primi interventi, potrebbe arrivare già da un Consiglio dei Ministri a metà settimana. I partiti però chiedono anche interventi immediati sul caro carburante: "Questi aumenti sono una truffa, perché sono aumenti talmente smisurati, che non hanno un senso logico ed economico. E rispetto a questi aumenti smisurati, il Governo deve intervenire, esattamente come si interviene di fronte a una truffa. Quindi bisogna intervenire a gamba tesa." "Gli aumenti di luce e gas, carburante, pasta, frutta e verdura, sono ormai fuori controllo. Il Governo intervenga subito con le risorse necessarie per bloccare IVA e accise." Prepararsi, guardare al futuro, affrontare la crisi anticipando i tempi, questo l'obiettivo del Premier: non siamo in un'economia di guerra ma è giusto prepararsi.























