Centrosinistra, accordo chiuso: tutti dentro tranne IV e M5S

Giorni di tira e molla, stoccate incrociate fra i partiti e anche ultimatum distribuiti senza parsimonia sempre col PD a cercare di tenere le fila e la barra ferma e alla fine l'accordo nel centrosinistra è chiuso. Di fatto tutti dentro tranne i Cinque Stelle e Italia Viva. Enrico Letta non nasconde la fatica e neanche le motivazioni come del resto fanno tutti gli altri. Malgrado le differenze, dicono, dobbiamo stare insieme per battere il pericolo destra, centrodestra che ognuno si spinge a definire con parole dure e allarmate. Prima conferenza stampa quella con Sinistra Italiana e Verdi che più a lungo hanno tenuto sulla graticola l'intesa. "Il senso di responsabilità che tutti abbiamo prevarrà su qualunque altra considerazione. Sulle nostre spalle grava la responsabilità di tentare di convincere gli italiani a evitare che l'Italia abbia per la prima volta nella sua storia un governo di destra destra. Oggi noi siamo in campagna elettorale per raccontare un altro paese, per raccontare un'altra speranza, per non arrendersi, per impedire che l'estrema destra peggiore di sempre in questo paese abbia la meglio." Le differenze però restano e Bonelli e Fratoianni fra l'altro le rivendicano con forza. Sarà quindi complicato camminare insieme ad Azione di Calenda, per esempio, ma questo era il giorno della chiusura di un cerchio ed è arrivato anche l'accordo ufficiale con Di Maio e Tabacci. Il Ministro degli Esteri anche lui in conferenza stampa, con Letta accanto, lega la credibilità internazionale dell'Italia all'agenda Draghi. "Siamo assolutamente convinti di questa alleanza e questa intesa nel segno di quella che i più hanno chiamato agenda Draghi. Ho i miei dubbi sul fatto che la coalizione di destra e gli estremismi possano assicurare quella credibilità." Chi resta fuori dalla coalizione accusa e sottolinea la distanza, come fa Renzi, che stigmatizza l'incoerenza mentre i 5 Stelle rilanciano le critiche al Governo Draghi anche sull'ultimo decreto aiuti. "Pensate un po' soprattutto ai redditi più bassi dei lavoratori, quelli con le paghe più basse, vengono offerti all'incirca 6-7 euro lordi. Cosa ci fanno con pochi spiccioli? Ci comprano, ci vanno due colazioni al bar.".