Tocca ancora una volta ai giudici della Corte Costituzionale cambiare quelle norme che più da vicino toccano la vita e i sentimenti delle persone. È il caso dell'ultima sentenza, quella che renderà possibile per i single diventare genitori di bambini stranieri attraverso l'adozione internazionale. Una sentenza che scardina una legge, la 184, ferma al 1983, e che aveva visto il Governo, con l'avvocatura di Stato, schierarsi contro la richiesta di ammissibilità del quesito. Una decisione, quella della Consulta che, pur senza una elevata di scudi da parte del Governo, vede la Ministra Roccella ribadire che l'opzione migliore resta la famiglia tradizionale, mentre per la Lega è prioritario estendere le adozioni alle coppie stabilimente conviventi ed eterosessuali. Condivide la sentenza Forza Italia: "La Corte Costituzionale, sinceramente, io la condivido. Prende atto che oggi le famiglie non sono certamente più quelle che c'erano all'inizio degli anni '80". Plaude invece pressoché tutta l'Opposizione, che auspica un intervento del Parlamento per adeguare tutta la normativa: "La famiglia è dove c'è amore e quindi noi dobbiamo garantire sempre il diritto dei bambini ad avere qualcuno che si prenda cura di loro. Quindi assolutamente siamo favorevoli e contenti di questa sentenza storica". Ora bisognerà capire cosa accadrà perché il mondo delle adozioni internazionale è in crisi da anni. Si è passati infatti da quasi 4.000 bambini stranieri adottati nel 2008 ai 478 del 2023, un calo dovuto ai tempi lunghi, ad una burocrazia complicata e ai notevoli costi e che, a ben vedere, riguarda anche le adozioni nazionali, che al momento resteranno precluse ai single con un trattamento diverso che in molti mettono già in evidenza, a cominciare dalle stesse realtà che si occupano di minori. .