Unici esclusi della kermesse di Comunione e Liberazione perché c'è un sistema di potere che ci vuole emarginare. Ne è sicuro Giuseppe Conte che punta il dito contro i leader di tutti gli altri partiti, accomodati sullo stesso palco simulando divisioni che vengono puntualmente archiviate. Al meeting di Rimini non è stata ospitata la voce del Movimento 5 Stelle, accusa, c'era invece una sfilata di politici che fanno finta di litigare in pubblico e poi intorno ad un tavolo trovano sempre l'accordo. Poi ci siamo noi, diversi da loro. Siamo scomodi per un certo sistema che vuole escluderci e oscurarci come le persone che difendiamo, lavoratori, giovani, e piccole imprese, non garantiti e tutelati da nessuno. Il capo politico grillino guarda da Roma il dibattito andato in scena a Rimini ma non per questo rinunciare ribadire le sue proprietà per un Paese che fa i conti con percussioni economiche della crisi energetica. "In queste ore le forze politiche, le altre forze politiche, si stanno accorgendo che gli italiani non riesco a pagare le bollette. Noi lo stiamo dicendo. Stiamo dicendo che occorre un tetto al prezzo del gas, un energy recovery found, , dallo scorso febbraio. Il Governo ci ha ignorato. Adesso bisogna... Il Governo deve assolutamente recuperare 9 miliardi di extra profitti nei confronti di quelle imprese che hanno speculato e si sono arricchite durante l'emergenza e anche bisogna assolutamente azzerare l'IVA quantomeno sui beni di prima necessità." Dal terzo polo si fa sentire Carlo Calenda che sulla questione energetica se la prende con il leader del PD. La proposta di Letta di mettere un tetto nazionale al prezzo del gas è una fesseria perché serve solo a fare all'estero quel gas e a creare semmai problemi di approvvigionamento.























