La lunga marcia di Enrico Letta per costruire una coalizione progressista in grado di sfidare il centro-destra è appena iniziata. Rinviato l'incontro inizialmente previsto presso la sede del PD con Verdi e Sinistra che prendono le distanze da un programma che non parla più, dicono Bonelli e Fratoianni al popolo del centrosinistra; d'altra parte i numeri indicano che senza di loro il PD perderebbe almeno 14 seggi tra Camera e Senato e che questi andrebbero, 11 al centrodestra e tre alla possibile Alleanza Movimento 5 Stelle-Sinistra-Verdi. Dal PD arriva l'invito a tenere i nervi saldi. "Non stiamo costruendo un alleanza politica non l'abbiamo fatto ieri, non lo faremo nel prossimo passaggio facciamo, abbiamo costruito un'alleanza elettorale può dare un segnale importante anche nel rapporto con Sinistra Italiana e con i Verdi perché può dare alcune risposte su temi assolutamente fondamentali, è una grande occasione per affrontare alcuni temi che riguardano la sostenibilità ambientale e la sostenibilità sociale." Soddisfatto del suo 30% dei collegi Calenda ripete che tutti faranno la loro campagna elettorale, con il loro programma. "Io conosco Arrigo per una persona moderata che condivide l'agenda Draghi totalmente se Fratoianni non ci si trova lo chiarisca prima che si fa la coalizone." In serata c'è stato un incontro tra il segretario del PD e Di Maio, insoddisfatto il neo capo politico di Impegno Civico chiede rispetto e parità di trattamento per la sua comunità, è scritto in una nota, altrimenti viene meno il principio fondante della coalizione. Il diritto di tribuna previsto da Letta per le piccole formazioni non darebbe molte certezze a coloro che hanno seguito il Ministro degli Esteri.























