Ddl Sicurezza, cambia il codice penale

Cambia il codice penale, reati nuovi, inasprimenti delle pene, 38 articoli per un testo che sulla carta potrebbe ancora essere modificato al Senato ma che la Maggioranza cercherà di portare a casa così com'è. Le novità introdotte dal DL sicurezza sono significative e vanno a ridisegnare il panorama normativo in diversi settori. Deciso ne esce il rafforzamento delle tutele e delle garanzie per le forze dell'ordine e l'intelligence. Una prima stretta riguarda invece le manifestazioni con l'introduzione di una specifica aggravante se la violenza o la minaccia è commessa al fine di impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di un'infrastruttura strategica come la TAV o il ponte sullo stretto di Messina. Un altro punto nodale riguarda i partecipanti a tutti i sit in che impediscano la circolazione su strade e ferrovie, il disegno di legge trasforma infatti l'attuale sanzione amministrativa in una fattispecie penale punita con il carcere. Ribattezzata Norma anti Salis, dal nome dell'europarlamentare eletta nelle liste di AVS è la legge che prevede fino a sette anni di carcere per le occupazioni abusive. Così come nel testo è stato reato di rivolta e di resistenza passiva la cosiddetta norma anti Gandhi contenuta negli articoli relativi alla stretta sulle violenze nelle carceri e nei centri di accoglienza per migranti. Uno dei più controversi l'artico 15 del testo, fortemente voluto dalla Lega e che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio dell'esecuzione della pena anche per le donne incinte e le mamme di neonati. Spetterà al Giudice valutare caso per caso. Stop alla Cannabis Light che viene equiparata allo stupefacente, ne sarà quindi vietato il commercio, la lavorazione, l'esportazione di foglie. Infine l'apertura di una Commissione o di un tavolo tecnico sul tema della castrazione chimica in caso di reati di violenza sessuale chiesta in un ordine del giorno firmato dal leghista Iezzi ed accolto dal Governo.