Decreto flussi, Lamorgese: quest'anno numeri più elevati
La crisi Ucraina ha evidenziato la capacità dell'Europa di essere compatta e di saper esprimere solidarietà alle persone in fuga dai conflitti. Ma la gestione dei fenomeni migratori deve basarsi su due principi: solidarietà e responsabilità. Con un adeguato meccanismo di redistribuzione dei migranti tra un numero sufficiente di stati membri. Una posizione chiara quella di Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta: Paesi affacciati sul Mediterraneo e quindi particolarmente esposti ai fenomeni migratori. Posizione emersa a Venezia nel corso del vertice sulle politiche migratorie tra i Ministri dell'Interno dei Paesi del Med5 presieduto da Luciana Lamorgese. "In questo formato abbiamo potuto confermare alle due presidenze il nostro supporto ad un approccio graduale, step-by-step, sul negoziato per il Patto Europeo su migrazione e asilo". Particolare attenzione è dedicata alla rotta balcanica sulla quale c'è molta preoccupazione. Stiamo lavorando con i vari Paesi per limitare gli arrivi, ha confermato Luciana Lamorgese che poi, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha confermato i numeri più elevati previsti dal prossimo Decreto Flussi per far fronte alla mancanza di personale sofferta da diversi settori della nostra economia. "Se noi consideriamo che l'anno scorso erano circa 70.000, quest'anno è possibile che siano dei numeri più elevati. Stiamo verificando la possibilità di accelerare le procedure perché effettivamente manca del personale in alcuni settori specifici".
