Dialogo Renzi-Calenda avviato, Di Battista chiude al M5s

La strada per un'intesa c'è: i contatti tra i due leader non mancano. Sono gli stessi Carlo Calenda e Matteo Renzi a confermarlo. Il primo sottolinea come di concreto ancora non vi sia nulla ma che di fatto le premesse ci siano tutte e che si sta lavorando in questa direzione. Il secondo, Renzi, ribadisce che Italia Viva era ed è pronta, disponibile a dar vita al progetto di un Terzo Polo riformista, unica novità che possa portare un vero servizio al Paese e magari riportare Draghi a Palazzo Chigi. Quanto alla leadership il numero uno di Azione spiega: "Magari una terza persona" quindi chiarisce che la questione della raccolta firme sulla partnership pesa zero. Questioni da limare, da definire, ma la sensazione è che alla fine un accordo possa arrivare. "Io sono convinto che ci siano enormi potenzialità da questo possibile incontro. Anche di ricostruire, di riannodare fili che fra l'altro non si sono mai spezzati". Chi continua a non comprendere la rottura con il PD è +Europa che con Calenda era federata e che resta ferma sul patto con i Dem definendo immotivata e inaspettata la scelta di Calenda. "Era chiarissimo a noi che stare lì in mezzo significa sostanzialmente favorire Meloni e Salvini sugli uninominali. Quindi noi proseguiamo per la strada che avevamo scelto. Non c'erano ragioni di tornare indietro. Credo che una politica seria rispetta gli accordi che ha preso". Archiviata a fatica la pratica delle alleanze i democratici sono al lavoro su liste e programma. L'obiettivo ora è correre e puntare sulla campagna elettorale mentre i Cinque Stelle sono alle prese con nuove turbolenze questa volta esterne ma non troppo. "Non sarò candidato alle prossime elezioni politiche con il Movimento 5 Stelle perché fondamentalmente non ci sono le condizioni. Da Beppe Grillo passando per Roberto Fico non mi vogliono per una serie di ragioni. Forse perché temono il fatto che io sia poco imbrigliabile. Io non mi fido di Beppe Grillo e Beppe Grillo ancora in parte fa da padre padrone e io sotto Grillo non ci sto". Attacca Grillo ma salva Conte Di Battista. "Un galantuomo", dice, riferendosi all'ex Premier che da parte sua guarda ai giovani: "Non lasciatevi rubare il futuro" dice.