Difesa europea, maggioranza ed opposizioni in ordine sparso

La politica parla con una voce sola per fare da scudo a Sergio Mattarella contro l'ennesima minacciosa incursione verbale di Mosca. Ma sul piano di riarmo europeo, il rompete le righe nella maggioranza e nelle opposizioni la fa da padrone. La Farnesina convocato l'ambasciatore russo e la portavoce del Ministero degli Esteri Zakharova boccia l'iniziativa, hanno solo attirato maggiore attenzione sui problemi dell'italia. Parole che seguono quelle della stessa portavoce contro il Capo dello Stato, reo di aver accusato la Russia per un'inquietante narrativa nucleare. La replica di Antonio Tajani non si è fatta attendere. "Inconcepibile che sia un ripetuto attacco alla figura del Capo dello Stato da parte di una signora che è la portavoce del Ministero e attacchi immotivati reiterati e vedremo anche con qualche minaccia." Nelle prossime ore si riuniranno i trentasette Paesi che hanno aderito alla coalizione dei volenterosi che ragionerà sugli sviluppi di una possibile tregua di trenta giorni in Ucraina. Incerta la presenza da remoto di Giorgia Meloni. Nel centro destra Fratelli d'Italia e Forza Italia devono fare i conti con l'ostilità della Lega contro il riarmo europeo, con la premier che, secondo indiscrezioni avrebbe avuto un confronto con i vertici del Carroccio. Le carte saranno scoperte la prossima settimana, dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio in Parlamento sul Consiglio europeo quando verranno votate le risoluzioni e i numeri certificheranno il check up sulla salute del centro destra. Anche nell'opposizione il coro è polifonico. Prima la spaccatura nel Pd all'europarlamento sul riarmo e ora a ridosso della manifestazione europeista convocata a Roma, il leader del Movimento cinque Stelle Giuseppe Conte annuncia che diserterà la piazza che sostiene un'Europa con l'elmetto. "Il Movimento cinque Stelle non ci sarà, io col Movimento cinque Stelle non ci potremo essere. Bisogna essere chiari. Noi siamo stati a Strasburgo. In questo momento chiedere più Europa non ha significato perché le istituzioni ufficiali dell'Unione Europea stanno portando avanti un piano di riarmo. .