Rivendica 18 mesi di Governo capaci di risolvere i problemi, paragona per importanza e valore i tanti decreti approvati a qualcosa come tre-quattro finanziarie. E ai molti, che parlano di agenda Draghi, spiega che neppure lui l'aveva quando è arrivato a Palazzo Chigi. E che più di contenuti specifici, è una questione di valore. "Questa agenda è fatta di cosa? Prima di tutto di risposte pronte ai problemi che si presentano, secondo credibilità il Governo ha avuto questa credibilità sul fronte interno, di credibilità interna, ma credibilità internazionale." Sulla credibilità del Governo torna a ripetizione, è la cifra che permetterà all'Italia di crescere più di Germania e Francia ed evitare probabilmente razionamenti energetici. Il modo che sceglie per mettere il capello sul lavoro che considera il meglio che si potesse fare, a partire dall' ultimo decreto aiuti, che muove 17 miliardi, condiviso con tutte le parti sociali. Per la prima volta si mette mano alle buste paga, l'occupazione è buona, l'economia è migliorata; come dire quello che dovevamo fare noi l'abbiamo fatto, non bisogna mollare la presa però, perché all'orizzonte ci sono molte nuvole. "Tutto questo, richiede, Non so quale formula politica, ma richiede coesione sociale, richiede un clima di, come dico, di consapevolezza delle difficoltà." Su un punto però non ha dubbi, indipendentemente da chi vincerà il 25 settembre. "Io sono certo, che qualunque sia il prossimo Governo rispetterà gli obiettivi del PNRR." Per il resto vuole lasciare un Paese in ordine, sulla privatizzazione di ITA deciderà questo Governo e fino a quando non arriverà il successore, l'impegno è di continuare a fare tutto ciò che serve. Al termine del CDM fa gli auguri ai suoi Ministri. Per chi si ferma buone vacanze, per chi va in campagna elettorale, buona fortuna.























