Dalla pandemia al cambiamento climatico passando per le crisi internazionali, la parola d'ordine è una sola: multilateralismo. Dal dopoguerra in poi il "dialogo inclusivo ed aperto", dice il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi davanti all'Assemblea generale dell'ONU, ha garantito pace, sicurezza e prosperità, i problemi di oggi, ricorda, non si possono risolvere da soli. A partire dal Covid, che non ha colpito tutti allo stesso modo: nei Paesi ad alto reddito, più del 65% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, in quelli più poveri appena il 2%. i primi hanno potuto spendere per stimolare la ripresa, i secondi no. Lavorare insieme è poi ovviamente fondamentale per combattere il surriscaldamento del pianeta: a questo riguardo l'Italia vuole raggiungere un'intesa globale per interrompere l'uso del carbone, eliminare gli incentivi ai combustibili fossili e promuovere le fonti rinnovabili. Ma è sull'Afghanistan che il nostro Paese si sta ritagliando il ruolo del protagonista. Dopo il ritiro degli americani, il Governo italiano è quello più impegnato nel richiamare la comunità internazionale alle sue responsabilità. "Dobbiamo evitare che il Paese torni ad essere una minaccia per la sicurezza internazionale. Mi riferisco in particolare alla presenza in territorio afghano di gruppi affiliati ad Al-Qaeda e a Daesh. La comunità internazionale deve collaborare con efficacia, a partire dallo scambio di informazioni. L'Italia è da tempo impegnata nelle sedi internazionali in tema di contrasto al terrorismo." Per questo, al G20 che si terrà a Roma a fine ottobre ci sarà un vertice straordinario per coordinare assistenza umanitaria, risposte al flusso di rifugiati in uscita dal Paese, e iniziative di pressione sul nuovo Governo talebano di Kabul affinché garantisca il rispetto dei diritti umani, in particolare delle donne.