Il Meeting di Rimini riserva un'accoglienza da star al Presidente del Consiglio, accolto da applausi che lo hanno accompagnato fin nella grande sala del suo intervento. Vivete la politica soprattutto come testimonianza di una vita coerente con gli ideali, sperate, combattete e costruite. Voi giovani siete la speranza della politica, ha detto il premier aprendo il suo intervento. Il riferimento chiaro è alle prossime elezioni, andate a votare esorta Draghi. "Sono convinto che il prossimo governo, qualunque sia il suo colore politico, riuscirà a superare quelle difficoltà che oggi appaiono insormontabili, come le abbiamo superate noi l'anno scorso. L'Italia ce la farà, anche questa volta". Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così, gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già scritta, ha ribadito il Presidente del Consiglio, rivendicando il lavoro fatto. Quanto al lavoro che sarà chiamato a fare il suo successore precisa: "Saranno gli italiani con il loro voto a scegliere i loro rappresentanti per la prossima legislatura e quindi il programma del futuro esecutivo. Io quello che posso fare è solo, come ho fatto con voi oggi, una sintesi dei principi e del metodo". Il premier è intervenuto anche sul gas, con i nuovi rigassificatori, ha spiegato Draghi, l'Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall'autunno del 2024. È un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale. I costi del gas, ha detto ancora, hanno raggiunto livelli insostenibili con picchi più di 10 volte rispetto al valore storico. Durante il prossimo Consiglio europeo, ha concluso Draghi, sarà presentata una proposta alla Commissione. La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale, ha avvertito il Presidente del Consiglio, l'Italia è un Paese fondatore dell'Unione Europea, protagonista del G7 e della NATO, non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola. "Protezionismo e isolazionismo non coincidono col nostro interesse nazionale. L'Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola".























