G20, Biden da Draghi: uniti per sfide globali

È qualcosa di più di un endorsement, è la stima di un vecchio amico che apprezza il lavoro che si sta facendo. Un lavoro, quello di Mario Draghi, che Joe Biden definisce straordinario. Di fatto è il loro primo bilaterale ufficiale e parole di sostegno così importanti danno al Premier italiano lo slancio per poter ambire ad un G20 non di circostanza. L'asse con gli USA c'è ed è solido, e non è solo l'intesa che traspare dai due ad evidenziarlo, ma le parole e l'impegno a lavorare per realizzare insieme anche un nuovo modello economico, più ecosolidale e reattivo ma soprattutto capace di riparare i danni della pandemia. Biden dice apertamente che tutto questo serve perché vi è il bisogno di dimostrare che le democrazie funzionano. Parole che tradiscono la paura di nazionalismi e nuovi modelli capaci di far traballare le alleanze di sempre. Non è il caso di America ed Italia anche se da Palazzo Chigi fanno sapere che si è parlato di difesa autonoma Europea, complementare alla Nato non alternativa sottolineatura che però non compare nei resoconti di Washington. Draghi ringrazia Biden per il sostegno e per l'impegno sul clima, perché tra le sfide più grandi che attendono il Summit di Roma c'è proprio questa: la transizione climatica con Cina ed India irrimediabilmente distanti persino sulla data del 2050 per centrare l'obiettivo emissioni Zero. Draghi punta a qualcosa di concreto da poter portare il giorno dopo il G20 alla COP26 di Glasgow. L'appoggio di Biden lo aiuta ma non è detto che sia sufficiente. Per il resto sono sorrisi e pacche sulle spalle, con Palazzo Chigi che incornicia anche le due First Lady. Per la signora Serenella il debutto a fianco del marito, per la moglie di Biden l'ennesima occasione per ammirare le bellezze dell'Italia e dei suoi palazzi storici.