Il G7 della cultura a Napoli entra nel vivo, e gli argomenti non mancano. A partire dal rischio legato all'emergenza climatica, così vivido in queste ore, passando per l'intelligenza artificiale, e le sfide che rappresenta, per arrivare il concetto che il titolare del dicastero rilancia come filo conduttore: La cultura, col rispetto e la tutela delle identità, deve e può essere il collante che unisce anche nei conflitti. E sull'Ucraina il Ministro Giuli, che consegna anche al suo omologo di Kiev una medaglia per i due anni di coraggiosa resistenza, dice parole chiare. "In un G7 che è stato volutamente aperto con l'intervento del Ministro della cultura ucraino Tochytskyi, affinché fosse chiaro a tutti che l'ordine del giorno di questo G7 riguarda si la cultura con tutte le sue implicazioni, ma si parte dai fondamentali. I fondamentali sono che le democrazie liberali di tutto il mondo devono essere compatte e uniti per la tutela dei beni culturali di un Paese aggredito che fa parte della nostra cultura europea e mondiale." Dopo i confronti e i tavoli di lavoro, e dopo le settimane di polemiche e tempesta mediatica proprio sul G7 in Campania per il caso Boccia-San Giuliano, arriva la visita al sito archeologico di Pompei per le delegazioni internazionali con il concerto nel teatro romano diretto da Beatrice Venezi e la partecipazione di Andrea Bocelli.