Dopo i momenti di tensione che si sono registrati fra Draghi e la maggioranza che sostiene il suo esecutivo, il clima si stempera anche a seguito dell'approvazione del provvedimento, coi circa 6 miliardi per tamponare il caro bollette per famiglie e imprese, ma certamente anche il diverso atteggiamento del premier, con il suo altolà ai partiti per l'atmosfera da crisi di Governo strisciante degli ultimi giorni, ha avuto un peso. Adesso bisogna correre sull'agenda delle riforme, col focus sul PNRR e le ultime dichiarazioni da membri dei partiti anche distanti, come il PD e la Lega, ma anche Forza Italia, convergono anche nei toni verso un rinnovato, convinto sostegno al Governo Draghi. "Io credo che Draghi abbia fatto assolutamente bene e lo invito a essere molto determinato. Io credo che sia molto importante che come metodo ci si dia quello dei temi non negoziabili e dei temi negoziabili". "Sfide che impongono appunto scelte impegnative. Impongono un Governo che non solo possa, ma che sappia decidere, che sappia lavorare e prendere decisioni appunto con la logica dell'investimento, che non è una logica del breve periodo, del tornaconto anche semplicemente elettorale". "Ma io credo che si è trattata di una tempesta in un bicchier d'acqua, nessuno ha mai messo in dubbio il sostegno al Governo, noi sosteniamo anzi, con grande convinzione perché c'è da fare tanto per risolvere i problemi degli italiani". È vero però che da più parti, Forza Italia compresa, è arrivata a Draghi la richiesta di un maggior coinvolgimento dei capigruppo e in fretta si vedrà se ci sarà o meno un cambio di passo su questo fronte. Anche perché già in settimana c'è un appuntamento importante col prossimo Consiglio dei Ministri, in cui dovrebbe essere varato un provvedimento proprio per mettere ordine alle scadenze del PNRR.























