Alcune inchieste e vicende giudiziarie emergono e occupano le cronache politiche a ridosso delle elezioni amministrative, nelle ultime ore in particolare il caso che riguarda Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia in Europa, al centro dello scandalo seguito alla pubblicazione di un filmato da parte del sito d'informazione Fanpage. Che evidenzierebbe fondi in nero per la campagna elettorale del partito a Milano e legami con ambienti nostalgici fascisti. Fidanza si è autosospeso immediatamente e il leader Giorgia Meloni ha chiarito che non ci sarà nessuno sconto in caso di illeciti e atteggiamenti che in Fratelli d'Italia non devono avere spazio, ma chiede di vedere tutto il girato e non solo lo spezzone pubblicato per potere valutare davvero il ruolo del suo europarlamentare nella vicenda. L'altro caso che ha investito il centrodestra è quello che riguarda Luca Morisi, definito il guru della comunicazione della Lega, coinvolto in un'indagine per fatti di droga e escort rumeni, che dall'occuparsi di politica si è dovuto ritirare a seguito dello scandalo, ricevendo comunque il sostegno umano da parte di Salvini. Sempre delle ultime ore è la sentenza di condanna in primo grado per l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, 13 anni per una serie di reati contro la Pubblica Amministrazione, fra cui favoreggiamento all'immigrazione clandestina. A seguito della sentenza, Lucano - candidato in una lista civica di centrosinistra - entra nel numero dei nove cosiddetti impresentabili secondo la Commissione Parlamentare Antimafia, cioè candidati sui quali ci sarebbero carichi pendenti o sentenze definitive per un elenco di reati previsto dal codice di autoregolamentazione della Commissione o dalla legge Severino.