Dopo gli ultimi anni di scelte e posizioni politiche distanti, i leader del Centro-Destra si ritrovano nello sforzo di essere uniti, sondaggi alla mano, che danno la coalizione in vantaggio. Un lungo vertice alla Camera dei Deputati, così come richiesto dal Presidente di Fratelli d'Italia Meloni, insofferente alle riunioni nelle ville di Berlusconi. Presenti anche i centristi Lupi, Brugnaro e De Poli. Dalle ultime elezioni politiche 2018, i rapporti di forza tra alleati sono capovolti, questa volta la collezione è a trazione della Destra. E così, dopo un paio di ore, viene trovato l'accordo sul punto caro alla Meloni. Fratelli d'Italia aveva insistito sulla conferma della regola, da sempre applicata nello schieramento, che vuole il premier indicato dal partito che ottiene più voti. E dopo le resistenze iniziali, la richiesta è accolta. Il clima viene definito buono, commenta Salvini. "Siamo tutti indispensabili per vincere e costruire le basi per un governo solido, che duri 5 anni", afferma Berlusconi. "Saranno gli elettori, nello scegliere la coalizione di Centro-Destra, anche a scegliere, all'interno della coalizione di Centro-Destra, il partito guida della coalizione, che dovrà farsi carico, ovviamente come è sempre stato, di non essere più il leader del partito, ma il leader della coalizione." Sull'altro punto, si è trovata un'intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, è scritto nel comunicato finale, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. In attesa di un nuovo vertice, nelle prossime ore è prevista la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, allargata ai parlamentari.























