Alla fine l'intesa è stata raggiunta sulle banche il centrodestra ha trovato la quadra dopo una giornata di tensione; la manovra potrà approdare tra poche ore sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Voi non credete ai miracoli, io sì, ha ribadito ai giornalisti Giancarlo Giorgetti in videocollegamento dal Fondo Monetario Internazionale a Washington. Lì il titolare dell'Economia ha certamente incontrato il governatore di Bankitalia Fabio Panetta e non è escluso che il tema del contributo alla manovra da parte degli istituti di credito sia stato oggetto di scambio tra i due. Per il momento ci sono solo indiscrezioni sull'intesa non dovrebbe contenere una sola misura, ma più interventi per raggiungere il risultato di gettito previsto i 4,4 miliardi. Ci sarebbe comunque la tassa del 27,5% sulle banche e le assicurazioni che dovranno liberare i depositi vincolati in base alla norma del 2023 che tassava in alternativa gli extra profitti al 40%. Un accordo, come richiesto da Forza Italia, che verrà sottoposto anche alle banche. Resta da chiarire la forma del contributo da parte di banche e assicurazioni, se quindi tramite la via dei crediti di imposta o attraverso un'imposta ad hoc seppur ridotta sul capitale accumulato. L'ABI e con lei Forza Italia continua a chiedere di agire nella stessa logica concordataria dello scorso anno. Altro capitolo ostico è stato quello sulla rottamazione quinquies, anche in questo caso ci sarebbe l'intesa, la pace fiscale in primis non riguarderebbe le omesse dichiarazioni dei redditi, e non avrebbe una prima rata più pesante, sarebbe inoltre confermata la scansione in 56 rate bimestrali in nove anni. Sulle pensioni invece la manovra certifica che il congelamento dello scalino del 2027 solo per i lavoratori gravosi e usuranti. Novità anche sull'ISE, non solo si esclude la prima casa, ma viene rafforzato anche il coefficiente dal secondo figlio in poi. TG 24. .























