Mattarella a Madrid: Recovery serva a progettare futuro

Migranti e campagna vaccinale ma anche il piano di ripresa e resilienza e con esso il futuro dell'Unione. Temi comuni quelli al centro della visita di Stato di Sergio Mattarella a Madrid, a cui seguirà il vertice Cotec di Malaga. Italia e Spagna sono dalla stessa parte, sulla stessa linea sempre più in sintonia come dimostrano negli ultimi tempi i numerosi incontri istituzionali tra i due paesi e gli onori ricevuti dalla Casa Reale prima e in municipio poi, con la consegna della chiave d'oro della città. Mattarella e Felipe VI, l'uno accanto all'altro, come Roma e Madrid che hanno saputo reagire, affrontare la pandemia grazie a un'eccellente campagna vaccinale entrambi tra i più toccati dal fenomeno migratorio proveniente soprattutto dal nord Africa, sono il motore della nuova agenda per il Mediterraneo ed il primo fronte per un impegno solidale ed equo da parte dell'Europa. Ma non è tutto anzi. Quanto al Recovery Plan Italia e Spagna che rappresentano insieme il 25% dell'intera popolazione dell'Unione, sono destinatarie del 40% delle intere risorse e anche per questo il successo del Next Generation EU dipende dal successo dei due piani nazionali. Altro tema al centro dei colloqui come quello alla Moncloa con il Presidente del Governo Sanchez prima della cerimonia serale con i reali. La nostra economia è in forte recupero pur presentando ancora criticità sul lavoro, aveva detto solo poche ore prima il Capo dello Stato auspicando un piano di ripresa pronto ad orientare uno sviluppo più equo. Dopo aver toccato in pochi mesi Parigi, Berlino ed Algeri ed aver incontrato a Roma il Presidente americano Biden ed il segretario generale dell'ONU Guterres, quella di Madrid e Malaga di fatto rappresenta l'ultima visita all'estero nel settennato per Sergio Mattarella che pure incontrerà il Papa a metà dicembre in Vaticano.