Ci sono ancora troppe cose da fare soprattutto troppi progetti che rischiano di non essere conclusi. I sindaci, come succede spesso, sono pratici e più che alle urne pensano alle iniziative in cantiere per i loro territori. A preoccupare sono soprattutto quelle legate al PNRR che senza Draghi rischiano di concludersi o addirittura di non partire mai, la discriminante che ha convinto più di mille sindaci a sottoscrivere un appello al Presidente Draghi è proprio quella: fare non accantonare. Un piccolo esercito di primi cittadini da Brugnaro a Gualtieri, da Manfredi a De Caro, da Bucci a Sala, da Gori a Nardella, da Ricci a Lorusso, questi i promotori. Le nostre città, spiegano, sono chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico e la gestione dell'emergenza sociale e non possiamo permetterci una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità e serietà. Ora ci sono le firme di più di mille primi cittadini, in gran parte di centrosinistra, mancano quelle dei sindaci e dei Governatori di Fratelli d'Italia: non condividiamo questa iniziativa spiegano in una nota i Governatori di Abruzzo, Marche, Sicilia, un Presidente di Regione o sindaco rappresentano anche i cittadini che vogliono andare a votare e non possono permettersi di utilizzare le istituzioni che rappresentano per finalità politiche o peggio di partito. Gli appelli al Draghi bis arrivano però anche dal mondo sociale, dalle Università e da tanti settori produttivi senza dimenticare gli appelli degli altri leader europei e degli alleati Nato. La conferenza dei Rettori delle Università italiane ha inviato una lettera a Draghi perché resti al suo posto e continui il suo lavoro per l'Italia. Anche il mondo dell'associazionismo lancia un appello al Presidente del Consiglio e alle forze politiche che l'hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di Governo, il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoopsociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l'Unità ed è aperto ad altre sottoscrizioni.























