Una visita ufficiale all'amico, il caro amico Frank-Walter Steinmeier, il momento di congedo con Angela Merkel. Sergio Mattarella arriva a Berlino, per una visita ufficiale nel presentare un'Italia che, grazie al sacrificio e scelte difficili ma chiare e determinate, ha intrapreso la strada della ripartenza sociale ed economica. Come dimostrano da un lato le riaperture e dall'altro le previsioni di crescita, tutte al rialzo. Ma anche con qualche momento di inquietudine, episodi che hanno avuto un eco anche in Germania e che destano e necessitano attenzione, come del resto il governo italiano, a cominciare dalle parole del premier Draghi e tutta la classe politica ha spiegato, condannando gli atti intimidatori e gli episodi di violenza, in particolare a danno della CGIL, verificatisi nella capitale nel corso della manifestazione "no Green pass". Un turbamento più che una preoccupazione, che è stato certamente forte, spiega il Capo dello Stato, sebbene si sia trattato di fenomeni limitati e che però hanno suscitato una fortissima reazione dell'opinione pubblica. Si tratta, di fatto, a qualche mese dal termine del suo mandato, di una visita sostanziale e anche simbolica, un po' la chiusura di un cerchio. Non a caso nel 2015, appena eletto, Mattarella fece subito due viaggi, a Bruxelles e a Berlino, nel pieno segno dell'europeismo. Steinmeier saluta l'amico Sergio, una collaborazione che si è tradotta in attività comuni nel premio dei presidenti, per la cooperazione comunale tra Germania e Italia. Una sintonia arricchita da iniziative, come l'omaggio dei due presidenti alle fosse ardeatine e la partecipazione a ricordo degli eccidi nazifascisti a Fivizzano, in Toscana. "Coesione e solidarietà, le parole chiave sulle quali il Presidente Mattarella si è impegnato nel suo settennato, per rendere sempre più solido il legame tra i due paesi e più stabile l'assetto europeo. Coesione e solidarietà, i concetti che ribadirà nel corso della sua visita in Germania".